I taccuini di Tarrou – 447 – L’uomo universale

Non ha alcuna importanza che i personaggi di Dostoevskij siano uomini russi del XIX secolo. Dostoevskij rappresenta l’uomo universale, l’uomo d’ogni tempo e luogo, l’essere umano, senza distinzioni storico-geografiche. L’uomo di Dostoevskij è l’uomo preistorico, l’uomo contemporaneo e l’uomo futuro. Dostoevskij ci rivela a noi stessi, ci mostra con spietatezza ciò che siamo e che, spesso, non dovremmo essere. Per questo motivo, come scrive Berdjaev, una lettura profonda e sentita di Dostoevskij «è sempre un avvenimento nella vita», un «nuovo battesimo di fuoco» per l’anima.

Possiamo ignorare Dostoevskij, e vivere lo stesso, ma Dostoevskij non ignora noi.

I taccuini di Tarrou. Un altro anno di resistenza , , , ,

Informazioni su Simone Germini

Classe 1989, dopo il diploma di liceo scientifico mi iscrivo alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove mi laureo nel luglio del 2015 con la tesi «Figlie della crisi. I personaggi femminili di Heinrich von Kleist», pubblicata sulla rivista «Le rotte - Il porto di Toledo». Sempre presso lo stesso ateneo, nel settembre del 2017, conseguo la laurea magistrale in Filologia Moderna, con la tesi «Con le parole guerra alle parole. Linguaggio e scrittura in Carlo Michelstaedter». Dal 2012 al 2018 sono stato caporedattore del blog «Freemaninrealworld». Insieme con Lorenzo Pica, Raffaele Rogaia e Marco Zindato ho fondato il sito iMalpensanti.it. Sul blog «Bazzecole» i maldestri tentativi di scrittura creativa. Per info e contatti simonegermini@yahoo.com.

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